SPADARI ALESSANDRO
Nato a Milano nel 1969, figlio di Giangiacomo importante pittore della “figurazione Critica”degli anni 60/70.
Si diploma all’accademia di Belle Arti nel 1997, dove insegnerà pittura dal 2008 al 2011.Già dagli anni di studio inizia a dipingere ed ad esporre in alcune mostre collettive. Il lavoro dei primi anni si sviluppa su una ricerca materica, con l’utilizzo di garze imbevute nel gesso dalla possente forza cromatica e segnica, che culmina nel 1999 con la prima personale dell’artista a Milano.
Subito dopo intraprende la ricerca sul paesaggio, che caratterizza il suo lavoro più maturo e per il quale è conosciuto. Un lavoro pittorico che tramite la sovrapposizione di strati di colore diluiti evoca l’emozione di paesaggi inventati che vanno verso l’astrazione lirica. Numerose le mostre dal 2004 in Italia e all'estero.
Dal 2008 inizia una nuova serie di opere pittoriche dove “appare” un elemento figurativo, delle grandi navi mercantili si stagliano come sculture della Natura nelle luci rarefatte dei paesaggi.
Un elemento, una presenza, che torna natura, ossessivamente, o muta nella statica figura della nave, e che nella mostra/progetto “Chiamatemi Ismaele” del 2017, prende la forma di un veliero che si staglia, epico, in nuovi cromatismi.
Ha vinto il 1°Premio al concorso nazionale di pittura Paolo Parati di Vittuone, il premio giovani al XXV premio città di Sulmona, e nel 2005 il 1° premio alla X edizione del premio Morlotti di Imbersago.
Si diploma all’accademia di Belle Arti nel 1997, dove insegnerà pittura dal 2008 al 2011.Già dagli anni di studio inizia a dipingere ed ad esporre in alcune mostre collettive. Il lavoro dei primi anni si sviluppa su una ricerca materica, con l’utilizzo di garze imbevute nel gesso dalla possente forza cromatica e segnica, che culmina nel 1999 con la prima personale dell’artista a Milano.
Subito dopo intraprende la ricerca sul paesaggio, che caratterizza il suo lavoro più maturo e per il quale è conosciuto. Un lavoro pittorico che tramite la sovrapposizione di strati di colore diluiti evoca l’emozione di paesaggi inventati che vanno verso l’astrazione lirica. Numerose le mostre dal 2004 in Italia e all'estero.
Dal 2008 inizia una nuova serie di opere pittoriche dove “appare” un elemento figurativo, delle grandi navi mercantili si stagliano come sculture della Natura nelle luci rarefatte dei paesaggi.
Un elemento, una presenza, che torna natura, ossessivamente, o muta nella statica figura della nave, e che nella mostra/progetto “Chiamatemi Ismaele” del 2017, prende la forma di un veliero che si staglia, epico, in nuovi cromatismi.
Ha vinto il 1°Premio al concorso nazionale di pittura Paolo Parati di Vittuone, il premio giovani al XXV premio città di Sulmona, e nel 2005 il 1° premio alla X edizione del premio Morlotti di Imbersago.