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Fabbrica Eos inizia la sua attività a Milano negli anni ‘90.
Giancarlo Pedrazzini, fondatore e ancora oggi direttore, intraprende il percorso autonomo, dopo l’esperienza presso un’importante galleria milanese, nell’intento di promuovere i giovani artisti all’esordio guidato soprattutto dalla istintuale teoria dell’importanza dell’ ‘incontro’, e dalla convinzione che l’arte arrivi ad uno stadio maturo grazie alla complicità e allo scambio tra gallerista e artista.
I primi anni sono per Fabbrica Eos un momento di forte e coraggioso impegno alla ricerca di giovani talenti, che vedrà la galleria presentarsi al pubblico dell’arte con diverse mostre presso la prima sede in via Tazzoli, i cui protagonisti, allora pressoché sconosciuti, sono oggi personalità affermate dell’ambito e del mercato artistico; tra questi si ricordano Federico Guida, Dany Vescovi, Davide Nido artisti della prima mostra firmata Fabbrica Eos “Tricicli” (1991); e ancora Milan Kunc, Marcello Jori, Wainer Vaccari, Pierluigi Pusole, Igort, Bruno Zanichelli, Franco Guerzoni, Davide Benati, Maurizio Pellegrini, Cracking Art Group, Corrado Levi.
Fabbrica Eos nasce come realtà di sperimentazione e per questo non si pone limiti di nazionalità, di ambito artistico, di media, di mezzi; fin dall’inizio si interessa alle poetiche extraeuropee (con gli artisti africani George Lilanga, David Ochieng’, Richard Onyango, Esther Mahlangu, Seyni Camara e Maurus M. Malikita, vincitore della 1° Biennale di Malindi (2007); nell’ambito cinese con Zhao Bandi); inoltre indirizza la sua attenzione anche alla sfera musicale, del design, della moda organizzando eventi mai settoriali, ma caratterizzati dal dialogo sinergico tra diversi artisti e forme d’arte.
Nel 1992 ospita la presentazione del cd “Us” di Peter Gabriel insieme ad una mostra da lui realizzata di artisti “Real World”.
Il 1996 arricchisce Fabbrica Eos con due importanti novità; per la durata di un anno viene prodotta e realizzata “Senza Zucchero”, trasmissione televisiva per Odeon TV con la regia dell’artista Gaetano Fracassio, il cui progetto è occuparsi di arte a 360°, in maniera trasversale, grazie a interviste ad artisti, visite negli studi, nei musei ; servendosi di uno strumento allora atipico per l’arte e dedicato ad un target diverso dal consueto, Fabbrica Eos inaugura un modello di programma Tv imitato e ripreso in seguito, e ancora oggi.
Ulteriore novità sarà il cambio di sede, dal 1996 quella attuale, dove la scelta di stonacare le pareti e far emergere i mattoni denota l’approccio di Fabbrica Eos volto ad eliminare la superficie per arrivare al vero, anche nell’arte.
La nuova sede inaugura con un significativo evento, la mostra di Mimmo Rotella, in collaborazione con il noto critico del Nouveau Réalisme, Pierre Restany, preceduta da una performance che vedrà il maestro Rotella e il gallerista impegnati a strappare manifesti dai muri e dalle insegne in tutta la città di Milano.
Seguono numerose mostre personali, le prime di artisti ancora oggi molto attivi, tra questi Robert Gligorov, Giovanni Sesia, Enzo Fiore, Corrado Levi, Fabio Giampietro, David Reimondo, Giuseppe Mastromatteo, da ultimo Troilo, presente tra gli artisti selezionati per il Padiglione Italia della 54. Esposizione Internazionale d’arte di Venezia (2011)
Prosegue l’attività di promozione di artisti ‘giovani’ , attraverso l’organizzazione di mostre nella propria sede, l’edizione di cataloghi, la partecipazione alle fiere di settore, l’utilizzo del mezzo informatico; ma anche grazie alla creazione e al consolidamento di un circuito di collaborazioni con gallerie, istituzioni, aziende, associazioni culturali e sportive, che permette di dare la massima visibilità agli artisti sostenuti . Tra queste le iniziative intraprese dal 2009 con il Golf Club Le Rovedine, trasformato in un parco della scultura grazie all’installazione di opere su tutto il campo e la sponsorizzazione di gare sportive a tema (Scultura, Musica, Pittura).
Artisti
Giancarlo Pedrazzini, fondatore e ancora oggi direttore, intraprende il percorso autonomo, dopo l’esperienza presso un’importante galleria milanese, nell’intento di promuovere i giovani artisti all’esordio guidato soprattutto dalla istintuale teoria dell’importanza dell’ ‘incontro’, e dalla convinzione che l’arte arrivi ad uno stadio maturo grazie alla complicità e allo scambio tra gallerista e artista.
I primi anni sono per Fabbrica Eos un momento di forte e coraggioso impegno alla ricerca di giovani talenti, che vedrà la galleria presentarsi al pubblico dell’arte con diverse mostre presso la prima sede in via Tazzoli, i cui protagonisti, allora pressoché sconosciuti, sono oggi personalità affermate dell’ambito e del mercato artistico; tra questi si ricordano Federico Guida, Dany Vescovi, Davide Nido artisti della prima mostra firmata Fabbrica Eos “Tricicli” (1991); e ancora Milan Kunc, Marcello Jori, Wainer Vaccari, Pierluigi Pusole, Igort, Bruno Zanichelli, Franco Guerzoni, Davide Benati, Maurizio Pellegrini, Cracking Art Group, Corrado Levi.
Fabbrica Eos nasce come realtà di sperimentazione e per questo non si pone limiti di nazionalità, di ambito artistico, di media, di mezzi; fin dall’inizio si interessa alle poetiche extraeuropee (con gli artisti africani George Lilanga, David Ochieng’, Richard Onyango, Esther Mahlangu, Seyni Camara e Maurus M. Malikita, vincitore della 1° Biennale di Malindi (2007); nell’ambito cinese con Zhao Bandi); inoltre indirizza la sua attenzione anche alla sfera musicale, del design, della moda organizzando eventi mai settoriali, ma caratterizzati dal dialogo sinergico tra diversi artisti e forme d’arte.
Nel 1992 ospita la presentazione del cd “Us” di Peter Gabriel insieme ad una mostra da lui realizzata di artisti “Real World”.
Il 1996 arricchisce Fabbrica Eos con due importanti novità; per la durata di un anno viene prodotta e realizzata “Senza Zucchero”, trasmissione televisiva per Odeon TV con la regia dell’artista Gaetano Fracassio, il cui progetto è occuparsi di arte a 360°, in maniera trasversale, grazie a interviste ad artisti, visite negli studi, nei musei ; servendosi di uno strumento allora atipico per l’arte e dedicato ad un target diverso dal consueto, Fabbrica Eos inaugura un modello di programma Tv imitato e ripreso in seguito, e ancora oggi.
Ulteriore novità sarà il cambio di sede, dal 1996 quella attuale, dove la scelta di stonacare le pareti e far emergere i mattoni denota l’approccio di Fabbrica Eos volto ad eliminare la superficie per arrivare al vero, anche nell’arte.
La nuova sede inaugura con un significativo evento, la mostra di Mimmo Rotella, in collaborazione con il noto critico del Nouveau Réalisme, Pierre Restany, preceduta da una performance che vedrà il maestro Rotella e il gallerista impegnati a strappare manifesti dai muri e dalle insegne in tutta la città di Milano.
Seguono numerose mostre personali, le prime di artisti ancora oggi molto attivi, tra questi Robert Gligorov, Giovanni Sesia, Enzo Fiore, Corrado Levi, Fabio Giampietro, David Reimondo, Giuseppe Mastromatteo, da ultimo Troilo, presente tra gli artisti selezionati per il Padiglione Italia della 54. Esposizione Internazionale d’arte di Venezia (2011)
Prosegue l’attività di promozione di artisti ‘giovani’ , attraverso l’organizzazione di mostre nella propria sede, l’edizione di cataloghi, la partecipazione alle fiere di settore, l’utilizzo del mezzo informatico; ma anche grazie alla creazione e al consolidamento di un circuito di collaborazioni con gallerie, istituzioni, aziende, associazioni culturali e sportive, che permette di dare la massima visibilità agli artisti sostenuti . Tra queste le iniziative intraprese dal 2009 con il Golf Club Le Rovedine, trasformato in un parco della scultura grazie all’installazione di opere su tutto il campo e la sponsorizzazione di gare sportive a tema (Scultura, Musica, Pittura).