FRANCESCO TRICARICO Don’t stop the paint
Con la mostra personale di Francesco Tricarico, “Don’t stop the paint”, in programma dal 30 marzo al 29 aprile 2023, riapre al pubblico la sede storica di Fabbrica Eos Arte Contemporanea in Piazzale Baiamonti a Milano.
Lo spazio espositivo si affianca a Fabbrica Eos Gallery (Viale Pasubio, angolo Via Bonnet), raddoppiando di fatto l’offerta artistica della Galleria, fondata nel 1987 da Giancarlo Pedrazzini.
L’inaugurazione si terrà giovedì 30 marzo a partire dalle ore 11.00. Sarà presente Francesco Tricarico, artista visivo, cantante, cantautore e musicista italiano, attualmente impegnato nella promozione del suo nuovo singolo.
A differenza di quanto si possa supporre dalla sua lunga e importante carriera nella musica, la pittura è stata la prima forma di espressione artistica per Tricarico. Un’urgenza di pittura che si manifesta anche nel suo linguaggio e nel suo approccio, caratterizzato da continue sovrapposizioni di strati di segni e colore.
Una pratica artistica condivisa con il pubblico attraverso la live painting propedeutica alla mostra, che nel mese di marzo 2023 ha portato Francesco Tricarico a dipingere dal vivo alcune sue opere presso Fabbrica Eos Gallery, invitando appassionati d’arte, specialisti e semplici curiosi a seguirlo dall’ampia parete vetrata o a entrare in Galleria per partecipare attivamente al processo.
«Da molti anni – ha scritto Elisabetta Sgarbi in occasione della mostra da lei curata a Bormio, nell’ambito de La Milanesiana – esiste una consuetudine tra me e Francesco Tricarico: a ore imprecisate della notte mi manda immagini delle sue tele, grandi tele. Così ho la fortuna di seguire da sempre questa traiettoria artistica di Francesco Tricarico – già musicista, interprete e scrittore di grande successo. Queste grandi tele sono esplosioni di colori, che, nell’intreccio di linee, conquistano una forma, che è sempre la forma di una interiorità inquieta come quella di Francesco».
La poesia a colori di Francesco Tricarico esplode nelle sue tele, in un percorso dove lo sguardo poetico e sorprendente del cantautore incontra una pittura d’azione, che è paesaggio fantastico di un mondo d’artista.
Scrive Francesco Tricarico: «Dove finisce l’Arte, finisce la Vita. Non so se sia già stato detto. Una sola regola nelle Opere: non deve esserci nessuna forma decodificabile allo sguardo. Tutto deve essere in movimento, strati che si sovrappongono a strati colori a colori bianco su bianco su nero su colore per l’eternità, che ci sia profondità. La parola ferma, il colore e le linee ondulatorie no. Che si muovano che vivano le Opere la vita che non si vede, che non si tocca, che non si sente. Che sia riscatto dalla sofferenza e dal dolore che sia gioia e vivo tormento e giustificazione e discorso antico e sapiente e non si curi delle omissioni di cui siamo tutti vittime l’arte. In un’Opera c’è un rettangolo che contiene un cerchio, l'eccezione che conferma la regola. Ripeto. Dove finisce l'Opera finisce la vita».
Il percorso espositivo comprende una quindicina di opere ad acrilico su tela, realizzate nel periodo 2021-2023. È inoltre completato da un paio di tele dipinte dal vivo nel mese di marzo.
Lo spazio espositivo si affianca a Fabbrica Eos Gallery (Viale Pasubio, angolo Via Bonnet), raddoppiando di fatto l’offerta artistica della Galleria, fondata nel 1987 da Giancarlo Pedrazzini.
L’inaugurazione si terrà giovedì 30 marzo a partire dalle ore 11.00. Sarà presente Francesco Tricarico, artista visivo, cantante, cantautore e musicista italiano, attualmente impegnato nella promozione del suo nuovo singolo.
A differenza di quanto si possa supporre dalla sua lunga e importante carriera nella musica, la pittura è stata la prima forma di espressione artistica per Tricarico. Un’urgenza di pittura che si manifesta anche nel suo linguaggio e nel suo approccio, caratterizzato da continue sovrapposizioni di strati di segni e colore.
Una pratica artistica condivisa con il pubblico attraverso la live painting propedeutica alla mostra, che nel mese di marzo 2023 ha portato Francesco Tricarico a dipingere dal vivo alcune sue opere presso Fabbrica Eos Gallery, invitando appassionati d’arte, specialisti e semplici curiosi a seguirlo dall’ampia parete vetrata o a entrare in Galleria per partecipare attivamente al processo.
«Da molti anni – ha scritto Elisabetta Sgarbi in occasione della mostra da lei curata a Bormio, nell’ambito de La Milanesiana – esiste una consuetudine tra me e Francesco Tricarico: a ore imprecisate della notte mi manda immagini delle sue tele, grandi tele. Così ho la fortuna di seguire da sempre questa traiettoria artistica di Francesco Tricarico – già musicista, interprete e scrittore di grande successo. Queste grandi tele sono esplosioni di colori, che, nell’intreccio di linee, conquistano una forma, che è sempre la forma di una interiorità inquieta come quella di Francesco».
La poesia a colori di Francesco Tricarico esplode nelle sue tele, in un percorso dove lo sguardo poetico e sorprendente del cantautore incontra una pittura d’azione, che è paesaggio fantastico di un mondo d’artista.
Scrive Francesco Tricarico: «Dove finisce l’Arte, finisce la Vita. Non so se sia già stato detto. Una sola regola nelle Opere: non deve esserci nessuna forma decodificabile allo sguardo. Tutto deve essere in movimento, strati che si sovrappongono a strati colori a colori bianco su bianco su nero su colore per l’eternità, che ci sia profondità. La parola ferma, il colore e le linee ondulatorie no. Che si muovano che vivano le Opere la vita che non si vede, che non si tocca, che non si sente. Che sia riscatto dalla sofferenza e dal dolore che sia gioia e vivo tormento e giustificazione e discorso antico e sapiente e non si curi delle omissioni di cui siamo tutti vittime l’arte. In un’Opera c’è un rettangolo che contiene un cerchio, l'eccezione che conferma la regola. Ripeto. Dove finisce l'Opera finisce la vita».
Il percorso espositivo comprende una quindicina di opere ad acrilico su tela, realizzate nel periodo 2021-2023. È inoltre completato da un paio di tele dipinte dal vivo nel mese di marzo.