FALOMI RUDY
Rudy Falomi nato a Milano nel 1964, diplomato in Comunicazioni Visive ( Cinema, Televisone, Grafica e Fotografia) presso l’ITSOS di Milano.
Esperienza di oltre trentacinque anni nel campo della stampa, ha seguito e segue lavori per Gallerie D’Arte, Teatri, Compagnie Teatrali Ed Eventi Musicali dal Vivo.
“La passione per la fotografia non mi ha mai abbandonato, e questo momento epocale mi ha portato a guardarmi sempre più indietro. Credo che stiamo vivendo una Realtà Aumentata, tutto quello che facciamo non è più scandito dal tempo ma solo dalla nostra velocità: un minuto è sempre un minuto, un’ora è sempre un’ora, ma noi cose facciamo in più?
Spesso quello che facciamo nelle nostre giornate lo perdiamo nella memoria breve. Così un giorno mi accorgo che l’Arco della Pace visto dallo specchietto retrovisore è suggestivo , come se fosse diventato più mio. Praticamente 40 secondi prima gli ero passato affianco e non l’avevo visto così bello. Ecco che scatta il pensiero del Passato Presente.
Ecco che lo specchietto diventa il mio “rallenty”, la mia pausa nel traffico frenetico che vivo nel quotidiano, l’intervallo. Lo specchietto diventa il contenitore della mia memoria breve, quella che la frenesia mi fa perdere.” Rudy
Esperienza di oltre trentacinque anni nel campo della stampa, ha seguito e segue lavori per Gallerie D’Arte, Teatri, Compagnie Teatrali Ed Eventi Musicali dal Vivo.
“La passione per la fotografia non mi ha mai abbandonato, e questo momento epocale mi ha portato a guardarmi sempre più indietro. Credo che stiamo vivendo una Realtà Aumentata, tutto quello che facciamo non è più scandito dal tempo ma solo dalla nostra velocità: un minuto è sempre un minuto, un’ora è sempre un’ora, ma noi cose facciamo in più?
Spesso quello che facciamo nelle nostre giornate lo perdiamo nella memoria breve. Così un giorno mi accorgo che l’Arco della Pace visto dallo specchietto retrovisore è suggestivo , come se fosse diventato più mio. Praticamente 40 secondi prima gli ero passato affianco e non l’avevo visto così bello. Ecco che scatta il pensiero del Passato Presente.
Ecco che lo specchietto diventa il mio “rallenty”, la mia pausa nel traffico frenetico che vivo nel quotidiano, l’intervallo. Lo specchietto diventa il contenitore della mia memoria breve, quella che la frenesia mi fa perdere.” Rudy